“In questi giorni, si sta giustamente discutendo in modo vivace sulle formule da adottare per cercare di giungere in fondo alla stagione: tuttavia, allo stato attuale delle cose, la prima esigenza è quella di ripartire in condizioni di sufficiente sicurezza dal punto di vista sanitario. Ovviamente la scelta migliore e più consigliabile sarebbe quella di svolgere l’intero programma di gare, anche a costo di finire più avanti rispetto alle date previste – aggiunge il centrocampista dell’Arcetana – Comunque sia, l’andamento della situazione generale non va mai perso di vista: se l’unica soluzione per giocare fosse quella di disputare soltanto l’andata più gli spareggi, credo che sarebbe comunque uno scenario accettabile considerando le svariate difficoltà legate al Covid”.

A tale proposito, l’esperto classe ’95 biancoverde torna anche sul tema dei tamponi settimanali: non manca chi propone di praticarli pure in Eccellenza, così come in tutte le altre categorie del calcio dilettantistico.

“Purtroppo i tempi di fine pandemia sono ancora piuttosto incerti, e dunque l’intensificazione dei controlli può sicuramente essere una valida strada da seguire – commenta Leoncelli – Ad ogni modo, mi rendo anche conto che non sia così semplice da attuare: per le società si tratterebbe infatti di un impegno non indifferente, sia dal punto di vista logistico sia per quanto concerne l’aspetto finanziario. Di conseguenza, prima di effettuare scelte precise in tal senso, ritengo che sia indispensabile ascoltare e vagliare attentamente i pareri di tutti i club”.

Intanto, se il programma agonistico potrà riprendere come sperato, l’Arcetana continuerà a lottare generosamente con l’obiettivo di conservare il proprio posto in Eccellenza.

“Il nostro organico ha le caratteristiche che servono per lottare con efficacia in chiave salvezza – sottolinea Leoncelli – Mi riferisco sia alle potenzialità tecnico-agonistiche, sia allo spirito di squadra che ci caratterizza. La sconfitta casalinga con il Felino, rimediata nell’unica gara ufficiale che abbiamo disputato, non rispecchia certo il reale valore di questa Arcetana: si è trattato di un comune incidente di percorso, che puntiamo ad archiviare definitivamente quando ci sarà la possibilità di tornare in campo con i 3 punti in palio”.

Come è noto, gli allenamenti in via Caraffa sono sospesi già da settimane:

“Ciascuno di noi sta però lavorando a livello individuale, effettuando una serie di esercizi appositamente studiati – rimarca il navigato centrocampista – Io personalmente continuo a sentirmi in forma, anche se la mancanza dell’abituale lavoro di gruppo si fa senza dubbio sentire”.

Leoncelli si sofferma quindi su altri argomenti di grande attualità, come l’obbligo di schierare una quota di giovani in Eccellenza, Promozione e Prima Categoria. Una norma che esiste da tempo, ma ultimamente parecchi addetti ai lavori hanno proposto una sua cancellazione:

“Anche io mi associo a chi chiede di rimuovere tale regola – afferma il giocatore – A mio parere si tratta di un obbligo inutile, e per certi versi addirittura dannoso. Inutile perchè i giovani di reale valore trovano sempre spazio, indipendentemente dai regolamenti: dannoso, perchè stiamo parlando di una norma che spesso porta le società a compiere scelte basate non sul merito ma sull’età anagrafica”.

Un tema che si ricollega all’abolizione del vincolo sportivo, inserita nell’ultimo Decreto sport emesso dal Governo. Al momento, un giocatore fino ai 25 anni può cambiare squadra soltanto se il club concede lo svincolo: dal luglio 2022 la liberatoria sarà invece automatica al termine di ogni stagione agonistica, così come già accade per chi ha compiuto il 25° anno di età.

“Le indicazioni contenute nel testo di legge comprendono elementi di buon senso – afferma Alessio Leoncelli – Purtroppo tante società usano il vincolo in modo improprio, e non sono rari i club che cercano di approfittarsene un po’ troppo. Al tempo stesso, c’è pure la necessità di tutelare le società che lavorano seriamente in ambito giovanile: il Decreto propone una novità interessante, sostituendo il vincolo sportivo con un apposito “premio di formazione” rivolto alle realtà che formano talenti. Credo che sia la soluzione migliore: tuttavia, in un secondo momento sarà necessario arrivare a quantificare questo premio in modo adeguato”.

Con Alessio Leoncelli è inoltre irrinunciabile una battuta sul Torneo della Montagna, competizione che più volte lo ha visto protagonista in anni recenti. Il Csi provinciale ha garantito il massimo impegno per realizzare l’edizione 2021, senza però escludere la possibilità di una sua cancellazione: per la rassegna calcistica dell’Appennino reggiano si tratterebbe del secondo stop consecutivo, dopo quello del 2020.

“Tutti auspichiamo di poter riprendere presto il grande cammino del Torneo, già a partire dalla prossima estate – evidenzia il centrocampista biancoverde – Di conseguenza adesso voglio mantenermi ottimista, anche perchè mancano ancora un po’ di mesi e dunque c’è spazio per confidare in novità incoraggianti in merito alla situazione generale. Adesso si sta ipotizzando persino un Torneo a porte chiuse: si tratterebbe di uno scenario tutt’altro che entusiasmante, perchè il Montagna è da sempre un rilevante punto di riferimento per quanto riguarda l’aggregazione sociale nel nostro Appennino. E’ uno scenario che suggerirei di prendere in considerazione soltanto se fosse proprio l’unica possibilità per scongiurare un ulteriore anno di pausa”.