Sempre più punti interrogativi sul futuro del calcio dilettantistico, almeno per quanto riguarda questa stagione agonistica: la speranza di poter riprendere quantomeno il campionato di Eccellenza non è ancora svanita del tutto, ma d’altro canto l’ipotesi che prevede l’annullamento della stagione sta guadagnando concretezza col passare delle settimane. Peraltro, pochi giorni fa il neopresidente della Figc regionale ha tenuto un’apposita riunione con le società emiliano-romagnole di categoria: la stragrande maggioranza dei club ha espresso a Simone Alberici la volontà di troncare definitivamente l’annata 2020/2021, rinunciando a un tentativo di ripresa che prevederebbe l’adozione del protocollo sanitario già in vigore in serie D. Tuttavia, pochi giorni fa è uscita pubblicamente una lettera firmata dai giocatori di ben 11 società sulle 15 del girone A: il testo esprime la precisa richiesta di ripartire con l’Eccellenza, ovviamente dopo opportune modifiche alle norme sanitarie e al format dei campionati.

“Si tratta di considerazioni che abbiamo letto con estremo interesse, ma ce ne siamo sùbito dissociati – spiega Francesco Tognetti, esperto difensore dell’Arcetana – Infatti noi siamo tra i pochi non inclusi nell’elenco di firmatari, ed è un’assenza che deriva dall’attenta riflessione che abbiamo compiuto all’interno della squadra. Nessun intento polemico da parte nostra: i pareri di chi vuole riprendere a giocare vanno considerati e rispettati, ma ciò non significa affatto che sia necessario condividerli a tutti i costi. Se la pandemia si risolvesse in breve tempo, permettendo a tutti di riprendere a giocare in piena sicurezza, sarebbe uno scenario che noi ovviamente firmeremmo seduta stante: la speranza in tal senso non deve mai venire meno, ma nel contempo bisogna anche fare i conti con le indicazioni che ci provengono dall’oggettività dei fatti. E’ necessario ammettere che al momento non è proprio possibile ipotizzare una ripresa – sottolinea Tognetti – Purtroppo il problema Covid appare destinato a protrarsi ancora per qualche mese: di conseguenza, mancano le condizioni e soprattutto le prospettive necessarie per poter programmare seriamente una ripartenza. Inoltre i tamponi settimanali che vengono praticati in serie D sono impensabili a livello di Eccellenza, sia dal punto di vista logistico-organizzativo sia per quanto riguarda l’aspetto più strettamente finanziario. Considerando l’intero insieme di questi fattori, riteniamo che sia fuori luogo chiedere di ripartire a qualsiasi costo – aggiunge Francesco Tognetti – Peraltro, anche su una possibile ridefinizione del calendario ci sarebbe molto da dire. Se ci fosse la possibilità concreta di ripartire entro breve tempo, si potrebbe effettivamente pensare a riscrivere l’agenda provando in qualche modo ad arrivare in fondo: d’altro canto questo scenario non appare affatto imminente, e sobbarcarsi un serie infinita di turni infrasettimanali sarebbe deleterio anche per gli impegni di studio e lavoro degli stessi giocatori”.

Al tempo stesso, Tognetti si sofferma anche a descrivere le sue impressioni in merito all’ambiente biancoverde: ricordiamo che il navigato difensore classe ’89 è approdato ad Arceto quest’estate, dopo parecchie stagioni da protagonista con la casacca della Folgore Rubiera.

“In tutta sincerità, non ho avvertito così forte la dimensione del cambiamento – sottolinea il diretto interessato – Qui ho ritrovato parecchi giocatori che hanno condiviso con me l’esperienza rubierese: anche per questo motivo, mi sono sentito uno di famiglia fin dal primissimo allenamento. Nonostante la sconfitta nell’unica partita che abbiamo disputato, credo proprio che l’Arcetana avrebbe avuto tutti i mezzi necessari per conquistare sul campo una piena salvezza. In buona sostanza, io sono davvero felice per la scelta che ho effettuato ormai 8 mesi fa: di conseguenza, intravedo fin da ora terreno fertile per continuare il mio percorso in biancoverde pure nelle stagioni future”.