Federico Lugli è tra i tanti volti nuovi dell’Arcetana 2021/22: il centrocampista classe 2000 si appresta quindi a vestire la casacca biancoverde nella prossima Eccellenza, un campionato che lui conosce già molto bene.

“Dopo le esperienze all’interno delle giovanili di Modena e Parma, nel 2019/20 ho disputato l’Eccellenza nei ranghi della Folgore Rubiera San Fao – ricorda il giocatore – Nonostante le difficoltà che la squadra ha incontrato nel corso dei mesi, la traiettoria rubierese si è comunque rivelata intensa e formativa. A seguire sono rimasto in categoria trasferendomi alla Modenese, che nel 2020/21 era allenata proprio da Pivetti: ora sono davvero felice di poter continuare il percorso con lo stesso mister, perchè si tratta di un tecnico contraddistinto da una spiccata mentalità vincente nel vero senso del termine”.

Più nel dettaglio, potresti tracciare un breve ritratto di Pierfrancesco Pivetti? Quali sono i capisaldi del suo modo di lavorare?

“Innanzitutto, stiamo parlando di un trainer molto competitivo: lui sa trasmettere un autentico dna combattivo a tutti coloro che lavorano sotto la sua guida. Nella sua visione, non esistono imprese impossibili o compiti agevoli: ogni minuto deve essere giocato al massimo livello di impegno e tenacia agonistica, indipendentemente dalla situazione della squadra avversaria che si ha di fronte. Inoltre, Pivetti è un fine psicologo: lui sa capire al meglio non soltanto gli umori della squadra, ma pure quelli di ogni singolo giocatore. Queste sue doti sotto il profilo umano rappresentano un rilevante valore aggiunto”.

Oltre all’allenatore, quali sono le altre ragioni che hanno determinato il tuo arrivo ad Arceto?

“Senza dubbio, la forte stima che la società ha riposto nei miei confronti: colgo l’occasione per ringraziare l’intera compagine societaria. Inoltre la dirigenza sta costruendo un organico di spessore, che miscela in modo sapiente elementi giovani con veri e propri “senatori” del calcio dilettantistico. E’ ancora molto presto per delineare gli obiettivi precisi: al momento sono tanti gli aspetti che non conosciamo, dalla formula del campionato fino alla conformazione delle nostre prossime rivali. Ad ogni modo, quest’Arcetana nasce sotto auspici convincenti e incoraggianti: le premesse per vivere un percorso tranquillo e soddisfacente ci sono davvero tutte”.

A livello personale, come va con la condizione fisica? E quali sono le maggiori caratteristiche del tuo modo di giocare?

“Il lungo stop agonistico si fa ancora sentire, come è inevitabile che sia: nonostante ciò sono piuttosto in forma, e tornerò al meglio non appena potremo iniziare il lavoro di allenamento in gruppo. Parlando invece delle mie caratteristiche, l’obiettivo che mi prefiggo sta nel portare un ulteriore contributo di fiato e corsa all’interno del centrocampo biancoverde: poi spero proprio di trovare la via del gol, in linea con ciò che sono riuscito a fare negli anni scorsi. Io sono infatti un centrocampista che non disdegna affatto le proiezioni offensive”.

Si discute parecchio in merito alla formula che contraddistinguerà il prossimo campionato di Eccellenza: tu saresti per mantenere i gironi a 14 squadre studiati un anno fa, o preferiresti cambiare le carte in tavola?

“A essere sincero, i gironi a 14 squadre con 5 retrocessioni dirette mi piacevano ben poco: da ciò che ho avuto modo di leggere e ascoltare in questi mesi, si tratta di un sentire comune alla stragrande maggioranza degli addetti ai lavori. Ovviamente, ciò che più conta sta nel tornare a giocare quanto prima con le necessarie condizioni di sicurezza: riguardo alle formule, confido quindi in una soluzione che permetta di avvicinarsi a un assetto più classico pre-Covid. Nella fattispecie, mi auguro che si possa giocare tanto: spero quindi in raggruppamenti da 18 o addirittura 20 squadre, con la reintroduzione degli spareggi salvezza. Inoltre da tanto tempo si parla di play off pure in Eccellenza, che metterebbero in palio l’accesso agli spareggi nazionali per la serie D: una novità che sarebbe ora di istituire, anche per vivacizzare ancora di più il campionato”.

Un tuo saluto al pubblico dell’Arcetana?

“Un arrivederci a presto sul campo di via Caraffa, con la consueta dose di fiducia ed entusiasmo”.