“Un anno fa avevo pensato di non cimentarmi più con l’Eccellenza, ma poi il lungo digiuno agonistico mi ha fatto cambiare idea: dunque, quando la dirigenza biancoverde mi ha cercato, ho sùbito colto l’occasione con gratitudine e con l’entusiasmo di sempre”.

A parlare è Fabio Agrillo, volto nuovo dell’Arcetana 2021/22: come annunciato a inizio settimana, lui rappresenta la prima novità per quanto riguarda l’organico di giocatori.

“Io ho vestito la casacca della Modenese che nella primavera 2020 ha ottenuto il salto dalla Promozione all’Eccellenza – ricorda il centrocampista classe ’83 – A quel punto la società mi ha chiesto di restare, e per me sarebbe stata un’ottima soluzione anche dal punto di vista logistico: io infatti abito nelle immediate vicinanze del campo “Morselli”, vero e proprio quartier generale della formazione biancoazzurra. Tuttavia, la mia necessità era quella di ridurre l’impegno con il calcio: l’intenzione che avevo stava nel continuare a calcare il rettangolo verde, ma con un impegno tecnico-agonistico meno gravoso rispetto a quello che l’Eccellenza richiede. Così la scorsa estate mi sono accordato con la Pieve Nonantola, realtà di primo piano in Promozione – racconta Agrillo – Ovviamente si tratta di una categoria di grande interesse, che richiede un costante impegno per quanto riguarda energie fisiche e concentrazione: d’altro canto l’Eccellenza presenta un livello senza dubbio superiore, e chi gioca lo sa bene. Anche se il percorso biancogranata è stato molto breve, per i motivi che tutti conoscono, a Nonantola mi sono comunque trovato al meglio”.

I tanti mesi senza gare hanno quindi portato Fabio Agrillo a effettuare ulteriori riflessioni:

“La lontananza dal mondo del calcio dilettanti si è fatta sentire, inutile negarlo – sottolinea il diretto interessato – La volontà di rimettermi in gioco è diventata ancora più netta proprio di recente, disputando qualche partita di calcetto a 5 e a 7. Le motivazioni sono ai massimi livelli, e la condizione fisica sta continuando a darmi segnali davvero incoraggianti: di conseguenza, ho maturato la convinzione di tornare in pista soltanto all’interno di una realtà contraddistinta da un solido orizzonte in Eccellenza. Fin dal primo colloquio con l’Arcetana sono rimasto molto ben impressionato dalle idee dei dirigenti biancoverdi, che brillano in quanto a competenza e a capacità di visione: anche se prima d’ora non li conoscevo, è bastata una breve conversazione per individuare una consistente sintonia di impostazione e pensiero”.

“Peraltro qui ad Arceto ritroverò giocatori e persone di valore come Sasà Greco, Francesco Tognetti e Manuele Cavazzoli, che sono stati miei compagni di squadra alla Folgore Rubiera – aggiunge il navigato centrocampista – Inoltre, la mia strada calcistica incontra di nuovo quella di Pierfrancesco Pivetti: lui mi ha allenato anni fa alla Pavullese in serie D, alla San Michelese in Eccellenza e più di recente alla Modenese. Il mister costituirà di certo un rilevante valore aggiunto per questa nuova Arcetana, e lo dico a ragion veduta”.

Agrillo si sofferma poi sugli obiettivi stagionali:

“E’ presto per disegnare i traguardi con esattezza, perchè al momento si sa ancora troppo poco – evidenzia il giocatore – Il nostro organico deve ancora prendere forma in modo completo, e per di più non sappiamo nemmeno quali saranno le avversarie. Comunque sia la chiara intenzione societaria è quella di vivere un campionato di apprezzabile livello, e ciò ha rappresentato un elemento essenziale nel favorire la mia scelta di approdare ad Arceto: se la prospettiva fosse stata quella di rimanere in modo costante nei bassifondi, cercando soltanto di evitare l’ultimo posto, di certo non mi sarei tuffato in questa nuova esperienza”.

E sempre a proposito della prossima stagione, si sta già discutendo sui regolamenti che contraddistingueranno l’Eccellenza 2021/22:

“In tutta sincerità, si tratta di un dibattito che non mi appassiona più di quel tanto – afferma il neoacquisto dell’Arcetana – In così tanti anni di calcio, ho disputato campionati di ogni tipo e con qualsiasi formula: dunque, sarò pronto a scendere in campo indipendentemente dalle norme che regoleranno promozioni e retrocessioni. Ciò che conta sta nel lavorare con dedizione e fibra caratteriale: entrambe queste doti sono di casa nell’universo biancoverde, e credo proprio che sarà così anche durante il futuro. Inoltre, considerando la situazione complessiva, l’essenziale sta nel poter iniziare il campionato entro il 2021 con le necessarie condizioni di tranquillità e sicurezza: sarebbe una grandissima vittoria non solo per l’Arcetana, ma pure per tutto il movimento del calcio dilettanti”.