Andrea Paganelli, allenatore dell’Arcetana

“Sono davvero contento, sotto ogni punto di vista. E’ vero che siamo soltanto alla sesta giornata, e quindi il tempo delle sentenze definitive resta ancora molto distante: d’altro canto questa era una vera e propria partita-chiave per noi, contro un’avversaria che senza dubbio dispone di tutto ciò che serve per lottare efficacemente in chiave Eccellenza. Le risposte che i nostri ragazzi hanno fornito sono senza dubbio brillanti, non soltanto per ciò che concerne il risultato: l’intera squadra ha messo in campo la mentalità giusta, mantenendo sempre un’elevata dose di convinzione e concentrazione anche nei momenti più complessi del confronto. Più precisamente, per noi le maggiori difficoltà sono arrivate nel corso del primo tempo: fino al 45′ l’Atletic Cdr Mutina ha saputo crearci parecchi grattacapi, proprio come ci aspettavamo. D’altronde, nella ripresa l’Arcetana ha saputo evidenziare le proprie doti in maniera più marcata rispetto agli avversari: di conseguenza, ho ottimi motivi per affermare che questa vittoria sia davvero meritata”.

Biancoverdi di nuovo alla ribalta sabato prossimo 14 ottobre, nell’anticipo della settima giornata:

“Faremo visita al Vezzano, una realtà di cui non c’è affatto da fidarsi – rimarca Paganelli – I gialloblù albergano in zona playout e oggi hanno perso sul campo della Scandianese, ma in fin dei conti tutto ciò significa ben poco: nonostante gli attuali numeri, stiamo parlando di una squadra che sa esprimere un calcio frizzante e ben strutturato. Tutto ciò senza ovviamente trascurare l’esperienza di un vero stratega come il loro allenatore, l’ex biancoverde Paolo Vinceti. Per quanto ci riguarda, credo proprio che ci terremo ben alla larga dal peccare di supponenza: al tempo stesso, la trasferta che ci attende al “Cremaschi” dovrà rappresentare un’opportunità da sfruttare appieno per continuare a perfezionarci. Infatti stiamo ancora continuando a commettere qualche leggerezza, come lo svarione difensivo che ha dato origine al provvisorio pareggio dell’Atletic Cdr Mutina: ad ogni modo, nulla di così preoccupante. Continuando a lavorare con l’efficacia che stiamo riponendo durante allenamenti e partite, credo proprio che arriveremo a limare sempre più le nostre imprecisioni”.

Giuseppe Greco, allenatore dell’Atletic Cdr Mutina

“Nel complesso, il risultato ci sta. Noi ci siamo resi autori di un buon primo tempo, e da parte nostra c’è senza dubbio qualche rimpianto per non averne approfittato: se durante i 45′ iniziali fossimo stati un po’ più attenti e concreti, forse la partita avrebbe potuto prendere una piega differente. In seguito, a inizio ripresa ho dovuto effettuare due cambi causati dai problemi fisici di Corbelli e Ziliani: così abbiamo dovuto ridisegnare in corsa gli schemi e le strategie, un compito che risulta sempre difficile specialmente se di fronte c’è una rivale del calibro dell’Arcetana. Durante la seconda frazione siamo calati, sia a livello di corsa sia per quanto concerne la vivacità e l’inventiva: viceversa gli avversari hanno continuato a macinare gioco senza soste, fino ad arrivare al sigillo del definitivo 2-1. Devo dire che i biancoverdi mi hanno davvero ben impressionato: oltre a esprimere una tipologia di manovra convincente e puntuale, l’Arcetana ha saputo mettersi in luce pure sul piano dell’indole. Penso proprio che l’organico di mister Paganelli gareggerà per l’Eccellenza fino in fondo”. 

Domenica prossima 15 ottobre, l’Atletic Cdr Mutina riceverà la Vianese prima della classe:

“Stiamo attraversando un periodo di flessione, testimoniato anche dalla sconfitta di mercoledì scorso in Coppa sul terreno della Sammartinese – sottolinea Giuseppe Greco – In compenso questi ultimi due stop non possono affatto cancellare quanto di buono costruito in precedenza, una traiettoria di notevole qualità che di certo non deriva affatto dal puro caso. Ora i nostri maggiori problemi riguardano l’infermeria, decisamente affollata: confidiamo in una rapida soluzione di tutti o quasi tutti gli inghippi fisici, così da poter ritrovare le condizioni migliori per tornare a esprimere le pregevoli potenzialità che ci caratterizzano come squadra”.