Andrea Paganelli allenatore dell’Arcetana

“Inutile stare qui a negare l’evidenza. Considerando la qualità del gioco che abbiamo espresso, di certo quella fornita contro il Cavezzo non è affatto la nostra miglior prova stagionale. Ci siamo resi autori di un buon inizio: nel corso dei primi 20 minuti l’Arcetana ha fatto emergere tutta la qualità che la caratterizza, sia nella costruzione della manovra sia per quanto riguarda la vivacità in zona gol. Non a caso la rete decisiva è arrivata proprio in avvio di gara, con una brillante invenzione che ha permesso a Riki Bernabei di mantenere piena fede alla propria fama. D’altronde, a seguire la nostra efficacia si è man mano affievolita: abbiamo trascurato la costruzione della ragnatela di gioco, puntando troppo su lanci lunghi e su azioni improvvisate. In buona sostanza ci siamo un po’ adagiati, e così lo spirito d’iniziativa messo in campo dal Cavezzo ci ha creato vari grattacapi. Dopo l’espulsione di Sekyere, la situazione rischiava di ingarbugliarsi parecchio per noi – rimarca il tecnico ospite – Abbiamo affrontato più di metà gara in inferiorità numerica, e dunque le difficoltà si sono moltiplicate: in compenso, ritengo che l’intera squadra sia stata in grado di fronteggiarle con efficacia. Soprattutto nel secondo tempo, in 10 contro 11, sarebbe stato facile incappare nel rischio di disunirsi o di farsi prendere da un eccessivo nervosismo: al contrario si è vista un’Arcetana sempre ben lontana rispetto a questo tipo di pericoli, e ciò rappresenta senza dubbio un aspetto da cui ripartire con rinnovata decisione in vista dei prossimi impegni. Pur non entusiasmando come in tante altre occasioni, abbiamo comunque espresso la lucidità e l’attenzione necessarie per difendere il vantaggio fino in fondo: tre punti davvero preziosi, che però non devono affatto autorizzare a montarsi la testa. Non finirò mai di ripeterlo”. 

Domenica prossima, 10 dicembre, l’Arcetana è attesa dall’ultimo appuntamento interno del 2023: al “Comunale” di via Caraffa uno scontro di medio-alta classifica, con uno United Carpi che staziona a quota 26 e che oggi ha pagato dazio in casa proprio contro la Vianese.

“I numeri dei nostri prossimi avversari sono certamente di lusinghiero rilievo, e costituiscono un ulteriore motivo per mantenere ben alto il livello di concentrazione – evidenzia Paganelli – Non siamo nemmeno a metà campionato, e dunque il tempo delle sentenze resta parecchio distante: in più, il rovescio nel duello con la capolista non mette affatto in discussione l’indubbio valore dei carpigiani”.

Angelo Sorrentino, direttore sportivo del Cavezzo

“Da parte nostra, i rimpianti sono senza dubbio parecchi. L’Arcetana dispone di un gruppo contraddistinto da ottime potenzialità, e Riki Bernabei ha dimostrato ancora una volta di essere un autentico valore aggiunto. D’altro canto, nonostante il risultato, credo che stavolta i biancoverdi abbiano fornito una prova al di sotto del potenziale che li caratterizza: merito in buona parte della grande vivacità che i nostri ragazzi hanno evidenziato, soprattutto durante il primo tempo. Per quel che ci riguarda, il principale rammarico sta nel non aver concretizzato meglio le numerose occasioni da gol create nei 45′ iniziali. In seguito gli avversari sono rimasti in inferiorità numerica, e di conseguenza l’Arcetana ha pensato soprattutto a chiudersi per difendere il vantaggio acquisito in termini di punteggio. A quel punto il compito di trovare soluzioni offensive è diventato molto più difficile per noi: tuttavia anche durante la ripresa siamo riusciti a manifestare un certo predominio territoriale, sia pure in maniera più sterile rispetto a quanto visto nella prima frazione. In buona sostanza, una sconfitta che di certo ci ammonisce oltremisura – rimarca il ds – Avremmo meritato quantomeno un pari, se non addirittura di più. In ogni caso il reale valore di questo Cavezzo è superiore rispetto alla quartultima piazza che l’attuale classifica ci assegna, e pure stavolta ne abbiamo dato prova: le prospettive per tornare molto presto a conquistare punti preziosi ci sono davvero tutte”.